Premio Bontà U.N.C.I 2020
40esimo ANNIVERSARIO UNCI
Carissimi SOCI e AMICI UNCI SEZIONE PROVINCIALE MILANO in questa pagina non si parlerà della 14a edizione PREMIO BONTA’UNCI in quanto non si è potuto organizzare per note vicende pandemiche che imperversano in questo anno 2020.
Come dice Papa Francesco :
” Durante questa tempesta della pandemia Covid-19, essendo tutti sulla stessa barca, tutti siamo chiamati a remare assieme e non ognuno per conto proprio “.
E’ senz’altro un messaggio importante che ci viene trasmesso e che ci deve far riflettere: tutte le persone, uomini e donne, di buona volontà sono chiamate allo slittamento nel linguaggio dall’ IO al NOI perchè il problema riguarda tutti e perchè la soluzione non può che essere comunitaria ! L’ansia, il dolore, le sofferenze che hanno attraversato tutto il Paese e i paesi del Mondo sono sotto gli occhi di tutti e ha minato le nostre certezze e ci ha reso tutti fragili come le foglie. Noi CAVALIERI DELLA REPUBBLICA ITALIANA siamo chiamati però a vivere le virtù, prima fra tutte la FORTEZZA che richiede coraggio, fiducia nelle relazioni, perseveranza negli obiettivi, speranza, amicizia vera , stima reciproca, consapevolezza e un grande cuore verso la solidarieta’. SOLIDARIETA’ che è la linfa vitale della nostra SEZIONE PROVINCIALE UNCI MILANO che ha saputo reagire positivamente esprimendo in più occasioni la forza per aiutare chi è in difficoltà anche in momenti così tempestosi. Con questo coraggio voglio esprimere quale Presidente della Sezione un ringraziamento particolare a tutti i Soci, amici, benefattori che ci hanno sempre supportato e un grazie a tutto il Direttivo della Sezione che ha fatto proprie le esigenze del territorio. In prossimità del Santo Natale porgo a tutti Voi e alle vostre famiglie gli auguri di viverlo in serenità e gioiosità seppur nel rispetto dei vincoli imposti dall’emergenza sanitaria. AUGURI
e vorrei aggiungere a questa pagina parte del nostro 3° COMUNICATO UNCI che vi è stato spedito nei giorni scorsi:
IL PRESIDENTE COMUNICA : Gentilissimi Soci, è quasi terminato il 2020 ……vorrei portare a Voi queste riflessioni che penso abbiano avvolto anche i vostri pensieri in questo periodo sospeso. Ci eravamo abituati a vivere in un Italia libera in un Europa senza frontiere , a decidere all’ultimo momento e partire, anche solo per pochi giorni. Per vedere una mostra, una città, partecipare ad un evento, per studiare, lavorare o acculturarci. La pandemia in corso da quasi un anno ci ha costretto dentro i nostri confini locali, provinciali e regionali. E all’improvviso ci siamo resi conto di quanto è stato lasciato, dei luoghi non visitati, delle sofferenze universali che questa tempesta ha provocato. Siamo al “ Redde e Rationem “ : gli scienziati più moderati degli anni 70, pronosticavano che l’innalzamento della temperatura terrestre per eccesso di Co2 e metano sprigionati nell’aria avrebbero portato pesanti ripercussioni se non si portavano rimedi: ebbene il virus pandemico è diventato il pericolo mondiale che costringe a rallentare l’economia, gli spostamenti, gli scambi, la vita sociale e culturale. Le fasce di popolazione con meno risorse stanno già pagando un prezzo altissimo, e quaranta milioni di disoccupati in Europa credo non si abbia traccia dai tempi della Prima guerra mondiale (le letture storiche insegnano) . Ritengo che questi non siano tempi per la comprensione, ma per la sopravvivenza e solo con i sacrifici di tutti insieme si potrà uscire. Senz’altro sono stati commessi molti errori e quando questo incubo finirà, dovremo fermarci a riflettere sugli sbagli commessi. Ecco perché trovo superficiale l’atteggiamento di chi minimizza, ridimensiona gli effetti negativi della chiusura di imprese, delle persone che perdono il lavoro o il loro reddito. Molta la fiducia persa dalla popolazione e quali colpe addossarle? No, questo è il momento di reagire, di non cadere nel neooscurantismo ma di aggrapparsi al nostro umanesimo collettivo che è sempre stato vitale. In questa fase sociale la responsabilità va condivisa perché dalle nostre azioni dipendono le sorti non solo nostre ma di tutti quelli che ci circondano. In una dimensione in cui le relazioni, la comunicazione, la socialità sono giocate prevalentemente nel “non-spazio” del virtuale , del social network, dandoci l’illusione della vicinanza, il virus ci toglie quella vera di vicinanza, quella reale : che nessuno si tocchi, niente baci, niente abbracci, a distanza. Quanto abbiamo dato per scontato questi gesti ed il loro significato? Vorrei chiudere questa mia riflessione ricordando una frase del nostro Papa Francesco nella presentazione della sua Enciclica “ Fratelli Tutti “ avvenuta ad Assisi nell’ottobre scorso che così recitava : “ I segni dei tempi mostrano chiaramente che la fraternità umana e la cura del creato formano l’unica via verso lo sviluppo integrale e la pace “ ! Anche tutte le nostre iniziative decise dal Consiglio Direttivo di Sezione non si sono potute portare a compimento però il nostro spirito di solidarietà non è mai mancato e, come si annunciava nel precedente comunicato siamo riusciti a consegnare in data 8.9.2020 alle ore 17,00 presso la Sala Don Maino adiacente la Parrocchia dei SS.GERVASO e PROTASO di Parabiago in presenza del Cav. Lucio Tabini Presidente della Sezione Provinciale Unci Milano, accompagnato dai Soci Consiglieri Vice Presidente Rag. Luigi Giudici , Segretario Prov. Comm. Natale Casati e la Responsabile Donne Unci Rag. Tina Mastropietro , la donazione riveniente dall’iniziativa di solidarietà avviata il 15.6.2020 denominata AIUTIAMO IL FUTURO – Donazione di Euro 2.000 quale raccolta fondi in busta chiusa al Parroco Don Felice Noè che a sua volta per mezzo della Caritas Ambrosiana e dell’Associazione San Vincenzo di Parabiago devolveranno alle famiglie parabiaghesi nel proseguimento del cammino scolastico dei propri figli : sono stati assegnati e forniti buoni alle famiglie più disagiate e fragili di Parabiago dedicati per acquistare materiale scolastico di prima necessità.
Vorrei sottolinearvi a margine dei miei auguri Natalizi , un’altra comunicazione importante giunta poche ore fa dalla Presidenza Nazionale e Segreteria Generale :
- Tutte le Sezioni Unci d’Italia sono state chiuse visto l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria Covid-19 che purtroppo ha colpito anche molti Soci di varie Sezioni
- In data 10.2020 il Consiglio Direttivo Nazionale riunitosi in videoconferenza ha approvato il nuovo Statuto adeguandolo alla normativa sul Terzo Settore e alla personalità giuridica del sodalizio
- A partire dal nuovo anno 2021 non si potranno ammettere nuovi Soci simpatizzanti che volessero far parte della nostra Associazione ( onde evitare il diniego ) in quanto la norma dell’Art.8 del nuovo Statuto approvato, stabilisce la percentuale massima del 50% del numero totale dei Soci simpatizzanti per ciascuna Sezione.
- Ai sensi e per gli effetti dell’Art.10 ( diritti e doveri dei soci ) dal 2021 gli associati dovranno versare la quota socio di euro 35,00 ( da oltre un decennio rimasta invariata ) entro la data del 31 marzo di ciascun anno solare.
- Il nostro IBAN per poter versare la quota è : IT66 O 05034 33542 000000030630 intestato a UNCI SEZIONE PROV. MILANO causale : quota rinnovo 2021
Per essere una grande squadra e per raggiungere importanti obiettivi , è necessario dedicare tempo alla nostra Associazione : ricordiamoci che il tempo è il regalo più grande che si possa fare , perché si regala un pezzo di vita che non tornerà più indietro. Ma non basta. Occorre umiltà, anche se è difficile essere umili oggi, in un mondo in cui prevale l’arroganza, l’arrivismo, la violenza fisica e, purtroppo, anche verbale, ma ubi humilitas ibi sapientia . All’ umiltà occorre aggiungere il rispetto, una qualità da cui non si può prescindere. Ognuno di noi può essere il tassello indispensabile per attuare un miglioramento nella società ,ci auspichiamo di essere sempre più numerosi per essere di esempio e supporto alle attività in aiuto al prossimo che svolgiamo e che svolgeremo in futuro. Ringraziamo anticipatamente, sapendo che continuerai a far parte della nostra famiglia, a sostegno della nostra “ mission “ statutaria. La nostra Sezione è aperta a qualsiasi tua proposta costruttiva in linea con gli obiettivi dell’ Associazione.
Dal 1 gennaio 2021 è aperto il RINNOVO QUOTE ANNO 2021 che potrai versare con bonifico come sopra indicato o passando in Sezione (La Segreteria provvederà a comunicare la data di riapertura della Sezione, in base all’evolversi speriamo benevolo dell’emergenza sanitaria e alle autorizzazioni che ci perverranno ).
Ti aspettiamo per continuare insieme i progetti solidali. Cavallereschi saluti.
BUON NATALE 2020 e BUON ANNO 2021
di seguito anche il saluto della Responsabile Donne Tina Mastropietro, del Vice Presidente Rag. Luigi Giudici e del nostro Assistente Spirituale Don Luciano Premoli :
LA RESPONSABILE DONNE UNCI:
Carissime Socie,siamo alla fine di questo “annus horribilis” in parte da dimenticare e in parte da ricordare per trarne lezioni importantissime.Da dimenticare per i disagi e le sofferenze che ha portato in ogni comunità a partire dal nucleo centrale che è la famiglia. Infatti in ogni famiglia la vita è cambiata e non per pochi giorni. Siamo rimasti chiusi nelle nostre case cercando di fare le stesse cose che facevamo quotidianamente a partire dal lavoro sostituendolo con lo smart working, lo studio con le lezioni a distanza usando il computer, ci siamo salutati con baci ed abbracci virtuali, e attorno a noi, negozi, ristoranti, teatri e bar chiusi; un mondo nuovo, un mondo vuoto un mondo che non ci appartiene. Siamo esseri umani e come tali siamo sociali, amiamo incontrarci, scambiarci idee e opinioni guardandoci negli occhi. Questa modalità di vita ci manca moltissimo, ma abbiamo anche compreso che non possiamo esagerare, ed è questa la lezione che deve rimanere scolpita nel cuore e nella mente. Tutto è equilibro e armonia in natura, ed è un esempio da seguire, non occorre altro.Ripensare quindi al nostro stile di vita è una priorità che la pandemia ha messo maggiormente in rilievo perché sono sicura che ne avevamo, in tempi non pandemici, già sentito l’esigenza.Ecco finalmente chiara la consapevolezza del vivere giorno per giorno accanto agli altri per condividere emozioni, situazioni piacevoli ma anche spiacevoli che affrontate “insieme” vengono superate quasi con leggerezza.In pratica, poche parole e tanti fatti, compiuti con la presenza e la partecipazione costante alla vita della comunità come dimostrato in particolare dalle Associazioni di Volontariato, molte anche da noi premiate e come l’esempio che la nostra Associazione offre da sempre.Sottolineo che purtroppo la presenza femminile non è ancora così forte a livello apicale delle organizzazioni sia private che pubbliche e questo fa mancare quella particolare “sensibilità” alle problematiche sociali di cui le donne sono indubbiamente delle portatrici.In un periodo come l’attuale in cui la vicinanza, l’accoglienza, l’assistenza sono determinanti, vorrei, come augurio per l’anno nuovo, che più donne occupino posizioni tali da poter dare una vera svolta alle attività sia produttive che sociali.Con questo auspicio auguro a tutte voi un buon Natale e un felice e “nuovo” anno 2021.Tina Mastropietro.
IL VICE PRESIDENTE e AMMINISTRATORE DELLA SEZIONE:
Questa volta alla solita circolare fiscale voglio farvi arrivare questo pensiero. Tra poco terminerà per me un anno molto impegnativo, doloroso e destabilizzante. Impegnativo per il mio lavoro, doloroso perché amici e conoscenti hanno voltato quell’angolo della via che non mi permette più di vederli in questa vita destabilizzante perché la somma di tutto mi ha tubato un po’ l’equilibrio. Spesso le persone che mi conoscono, credono che non abbia mai problemi o momenti di difficoltà, che non conosca l’insicurezza, la sofferenza, lo sconforto o la paura, forte come sono della mia instancabile motivazione! E credo che a molti piaccia, e serva, pensarmi così, in modo che io continui a rappresentare un’immagine a cui ispirarsi… ma, così facendo dimenticano che sono soprattutto… una persona, un essere umano! Negli anni ho imparato a mettere da parte o, come spesso dico “a lasciare fuori dalla porta” quegli stati d’animo spiacevoli, quei turbamenti della mia vita, per essere al meglio quando ciò è utile, soprattutto, nelle mie relazioni. Forse per l’enorme senso di responsabilità che provo ogni volta che ho davanti a me persone che mi hanno dato fiducia, forse per il desiderio di donar loro la mia esperienza ciò mi permette di staccarmi da qualsiasi cosa possa essere fonte di disturbo e di focalizzarmi sul presente, così da essere in grado di dare tutto ciò che posso per aiutare a generare i risultati desiderati… e quest’anno, proprio per le situazioni difficili che ho vissuto, il primo che aveva bisogno di quei momenti di riflessione… ero io! E’ stato un anno impegnativo, con sfide emotive importanti da affrontare, con decisioni dolorose da prendere, con difficoltà oggettive. Un anno in cui ho conosciuto parti di me che erano sconosciute o forse solo nascoste, un anno in cui ho vissuto, forse per la prima volta in vita mia, il senso di solitudine e l’incertezza riguardo a un futuro assolutamente ignoto e imprevedibile, dove ho provato la profonda frustrazione di dover accettare situazioni che non avrei voluto vivere e quell’odiosa sensazione di impotenza che si ha quando sai che, per quanto lo vorresti, non hai il potere di cambiare le cose, perché possiamo solo controllare noi stessi, non certo le persone con cui ci rapportiamo o gli eventi esterni… Un anno soprattutto pieno di preoccupazioni per il futuro, mio e delle persone a me care, di insicurezza dettata dal trovarsi in un territorio nuovo dove, abituato come sono ad avere quasi sempre il controllo delle situazioni, mi sono sentito, all’improvviso, come un bambino indifeso… Un anno in cui troppo spesso ho dormito male, in cui il mio corpo mi ha dato segnali di stress e carico di tensione, nuovi per me. E’ stato un lungo momento che ha visto il vuoto e la resa, quest’ultima sconosciuta, inaccettabile anzi… persino impronunciabile!Di certo il 2020 porterà con sé una nuova grande sfida personale e nella mia e nostra vita! Il 2021… Un anno tutto nuovo, 365 giorni da usare al meglio. Ma non voglio dimenticare i momenti comunque bellissimi che ci sono stati anche se pochi, in questo periodo buio e tutte le cose speciali che ha portato con sé. Dico spesso, che è nei momenti difficili che i veri valori vengono a galla, le famiglie e i gruppi si uniscono e le persone si svelano per ciò che sono veramente… lo stare insieme assume un significato particolare e le priorità vengono rivalutate e modificate. Se è vero che le difficoltà e le privazioni rivelano la vera essenza delle persone e ne forgiano il carattere, un anno così impegnativo come è stato per la maggior parte di noi, ci porta a essere pronti per le nuove entusiasmanti sfide che verranno e soprattutto dà a me la piena fiducia di essere circondato da persone di assoluto valore e spessore personale che sanno osservarsi, mettersi in discussione, riconoscere i propri limiti, impegnarsi per superarli, imparare dagli errori e trasformarli in opportunità, cadere e rialzarsi ma soprattutto mantenersi legati ai propri intenti e valori! Li ringrazio per il supporto, la vicinanza, la comprensione, la stima, l’amore e l’amicizia che mi hanno dimostrato standomi vicini durante la mia discesa negli inferi, comprendendomi, accettandomi e perdonandomi anche nei momenti in cui i miei comportamenti non sono stati esattamente in linea con la persona che sono e che meritano di avere di fianco. Non voglio dimenticare le persone che si sono avvicinate a Tempo di Vivere quest’anno, che hanno subìto il momento di difficoltà e la destabilizzazione, che hanno da subito portato un contributo incredibilmente importante, che sono stati protagonisti di momenti speciali ma dolorosi, di autocritica e insegnamento e da queste relazioni ci aspettiamo grandissime cose! Anche le persone incontrate durante tutto l’anno mi hanno regalato grandissima soddisfazione, trasformando ogni attimo in bellissime storie capaci di forte ispirazione; mi hanno offerto nuove opportunità di crescita personale e professionale, opportunità di apprendimento e nuove prospettive. Ciò che mi rimane soprattutto nel cuore sono l’affetto, i sorrisi, gli abbracci, i ringraziamenti e le manifestazioni di stima delle persone che sono entrate, anche solo per pochi ma importanti attimi, nella mia vita. Persone di cui ho potuto essere facilitatore, guida, ispiratore e con cui mi sono potuto interfacciare durante in nostri percorsi! Ricordare che ogni medaglia ha sempre un altro lato, ci permette di sentirci fortunati a prescindere, di non permettere al dolore di cancellare tutto il bello che abbiamo vissuto e di vedere anch’esso come uno strumento di crescita ed evoluzione, come in realtà è, permettendoci così, di essere grati anche per quello, perché, se non ci fosse stato, probabilmente la nostra vita sarebbe stata meno completa! Colgo l’occasione delle prossime feste di Natale e della fine dell’anno per esprimerLe tutta la mia gratitudine per quanto ha fatto per noi. La prego di accettare questo ricordo in segno della stima che ho per Lei.
Giudici Luigi
RIFLESSIONI ASSISTENTE SPIRITUALE :
E’ L’ORA PER UN MONDO RINNOVATO :
Il titolo è da sogno? Si può davvero credere e sperare in una trasformazione delle società in cui viviamo, dove a dominare non sia la legge del più forte e l’arroganza del dio denaro, ma il rispetto della persona e la possibilità di un mondo nuovo, più giusto e fraterno? Condivido con voi la risposta positiva per due motivi: uno di tipo “immediato nella visibilità” e l’altro più alto, fonte inesauribile di forza per un “mondo rinnovato”.
A ) Il motivo di tipo “immediato nella visibilità”
Papa Francesco ha promosso ad Assisi (dal 19 al 21 novembre 2020) un meeting internazionale per l’economia di domani. Hanno partecipato 115 giovani economisti e imprenditori under 35. Insieme hanno discusso come promuovere uno sviluppo che permetta una reale fraternità. I giovani professionisti hanno pensato, dibattuto dalla loro prospettiva particolare di economia, che è il loro ambito di ricerca, di studio e di lavoro. Ecco le loro conclusioni.“ A nome dei giovani e dei poveri della Terra, chiediamo:
- Le grandi potenze mondiali e le grandi istituzioni economico – finanziarie rallentino la loro corsa per lasciare respirare la Terra.
- Venga attivata una comunione mondiale delle tecnologie più avanzate perché anche nei Paesi a basso reddito si possano realizzare produzioni sostenibili e si superi la povertà energetica nel rispetto del clima.
- Il tema della custodia dei beni comuni sia posto al centro delle agende dei governi e degli insegnamenti nelle scuole, università di tutto il mondo.
- Mai più si usino le ideologie economiche per offendere e scartare i poveri, gli ammalati, le minoranze e gli svantaggiati di ogni tipo, perché il primo aiuto alla loro indigenza è il rispetto e la stima delle loro persone, infatti la povertà non è responsabilità di chi povero.
- Il lavoro sia dignitoso per tutti. I diritti della famiglia e tutti i diritti umani vengano rispettati e garantiti dalle politiche sociali di ogni Paese e riconosciuti a livello mondiale. Si scoraggino scelte aziendali dovute al solo profitto e basate sullo sfruttamento dei minori e dei più svantaggiati.
- Vengano immediatamente aboliti i paradisi fiscali in tutto il mondo.
- Si dia vita a nuove istituzioni finanziarie mondiali e si riformino, in senso democratico e inclusivo, quelle esistenti. Solo così il mondo si risolleverà dalle povertà. Si premi e si incoraggi la finanza sostenibile ed etica, si scoraggi con apposita tassazione la finanza altamente speculativa.
- Le imprese e le banche, soprattutto le grandi e globalizzate, introducano un comitato etico indipendente nella loro “governance” con possibilità di veto in materia di ambiente, giustizia e impatto sui più poveri.
- Le istituzioni nazionali e internazionali prevedano premi per la sostenibilità ambientale, sociale, spirituale, perché solo così sarà possibile una sostenibilità globale dell’economia.
- Gli Stati, le grandi imprese e le istituzioni internazionali si prendano cura di una istruzione di qualità, perché il capitale umano è il primo capitale di ogni umanesimo.
- Le organizzazioni economiche e le istituzioni civili non si diano pace finché le lavoratrici non abbiano le stesse opportunità dei lavoratori.
- Noi giovani non tolleriamo più che si sottraggano risorse alla scuola, alla sanità, per costruire armi e per alimentare le guerre necessarie a venderle. Vorremmo raccontare ai nostri figli che nel mondo la guerra è finita per sempre.”
A me pare che le conclusioni di questi 115 giovani economisti, imprenditori siano tutte da condividere perché siamo persuasi di aver bisogno di un cambiamento significativo di stili di vita, di modelli di produzione e di consumo. Non possiamo tollerare che l’attuale stato di cose ipotechi negativamente il presente e il futuro di tanti bambini e adolescenti e di intere famiglie. Dobbiamo ritornare allo spirito del bene comune. Il futuro sarà un tempo speciale, se ci libereremo da modelli economici che concentrano il loro interesse immediato sui profitti, ignorando il loro costo umano, sociale e ambientale. Il futuro sarà un tempo speciale, se ci libereremo dal continuare a tollerare in silenzio «che alcuni si sentano più umani di altri, come se fossero nati con maggiori diritti». Questo enorme e improrogabile compito richiede un impegno generoso nell’ambito culturale, che non ci isoli dalla vita e dalla sofferenza concreta della gente. È tempo per far avanzare modelli economici che andranno a vantaggio di tutti, perché l’impostazione strutturale e decisionale sarà determinata dallo sviluppo umano integrale. E’ tempo che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana. Ogni programma, elaborato per aumentare la produzione, non ha in definitiva altra ragion d’essere che il servizio della persona. La sua funzione è di ridurre le disuguaglianze, combattere le discriminazioni, liberare l’uomo dalle sue servitù.
- B) L’Uomo nuovo che può generare un mondo nuovo è già sorto.
L’ uomo nuovo “pieno di bontà, di verità”, sorgente e forza di bene per tutti è Gesù di Nazaret, nato a Betlemme. Infatti, Egli è l’uomo nuovo perchè il Dio Onnipotente, facendosi uomo, ha immesso in Lui la pienezza della bontà e della verità. Ci ha uniti a Lui per rinnovare anche noi con un rinnovamento non marginale, ma globale. E così, Gesù, “pieno di bontà e di verità” è il Buon Samaritano che si è fatto carico di noi, affinchè anche noi riusciamo a farci carico del fratello, e del fratello più vulnerabile (cfr Gen 4,9). Così si esprime il Papa ai giovani del meeting suindicato.
«Cari giovani, oggi siamo di fronte alla grande occasione di esprimere il nostro essere fratelli, di essere altri buoni samaritani che prendono su di sé il dolore dei fallimenti, invece di fomentare odi e risentimenti». «Un futuro imprevedibile è già in gestazione; ciascuno di voi, a partire dal posto in cui opera e decide, può fare molto; non scegliete le scorciatoie, che seducono e vi impediscono di mescolarvi per essere lievito lì dove vi trovate (cfr Lc 13,20-21) ». «Passata la crisi sanitaria che stiamo attraversando, la peggiore reazione sarebbe di cadere ancora di più in un febbrile consumismo e in nuove forme di autoprotezione egoistica. Non dimenticatevi, da una crisi mai si esce uguali: usciamo meglio o peggio. Facciamo crescere ciò che è buono, cogliamo l’opportunità e mettiamoci tutti al servizio del bene comune. Voglia il Cielo che alla fine non ci siano più “gli altri”, ma che impariamo a maturare uno stile di vita in cui sappiamo dire “noi”. Ma un “noi” grande, non un “noi” piccolino e poi “gli altri”, no, questo non va. »
Conclusione: Buon Natale! Buon Natale, quindi! Buona accoglienza di Gesù come suoi discepoli, per lasciarci per primi rinnovare da Lui, e diventare protagonisti, ciascuno nell’ambito in cui vive, di un mondo rinnovato. Grazie