Premio Bontà U.N.C.I 2021
era dal 6 febbraio 2020 che attendevamo questo momento……………………………………………………………………..
ecco il PREMIO BONTA’ UNCI SEZIONE PROVINCIALE MILANO
si materializza
I CAVALIERI DELLA SEZIONE PROVINCIALE UNCI MILANO INSIEME NEL DONO DELL’AMORE E DELLA SPERANZA.
Il 5 settembre 2021 si è svolta la 14° edizione della cerimonia di consegna del Premio Bontà Unci Milano, che ha avuto luogo pressola Cascina Gabrina -Località Mantegazza(Vanzago Milano). Cerimonia che nel rispetto del Decreto Legge 105 del 23 luglio 2021 in vigoredal 6 agosto 2021 in merito all’uso del Greenpass e, come deciso dal Consiglio Direttivo di Sezione, è stata ridimensionata nella partecipazionedei nostri Soci limitandola ai Soci che dovevano essere premiati con attestazione di fedeltà per i 20 e 15 anni di appartenenza e per i Soci nuovi entrati nel 2021 e ai nuovi Insigniti di Onorificenza O.M.R.I. Ha aperto i lavori della giornata il Cav. Lucio Tabini – Presidente della Sezione con l’intonazione dell’ Inno d’Italia per poi salutare le autorità religiose e civili intervenute ricordando ai presenti le ricorrenze di una certa valenza per i Cavalieri d’Italia : 160° Anniversario dell’Unità d’Italia ( 1861 – 2021 ) , 75° Anniversario della Repubblica Italiana ( 1946 – 2021 ) , 70° Anniversario dell’OMRI – Ordine “ Al Merito della Repubblica Italiana “ ( 1951 -2021 ) , 24° Anniversario Fondazione Unci Sezione Provinciale Milano ( 1997 – 2021 ). Il Cav. Lucio Tabini ha provveduto a presentare le autorità : un particolare benvenuto a S. Eminenza Reverendissima Cardinale Francesco Coccopalmerio al quale si è rivolto con affetto dicendo : “ la Sua esperienza e personalità, nell’aiutarci a riscoprire la forza della speranza, della giustizia e della solidarietà che da sempre anima la nostra Associazione. il tempo che stiamo vivendo, purtroppo, dal 6 febbraio 2020 ha presentato e presenta problemi da affrontare con tanto coraggio, a volte molto complessi, ma offre anche preziose opportunità per chi vuole impegnarsi per la costruzione della coesione sociale, della pace e della dignità dell’uomo. Le Sue opere Eminenza, sono per la nostra comunità testimonianza di tutto questo e ci insegnano che si possono vivere relazioni importanti, edificanti e di grande umanità anche se nel contempo si attraversano momenti difficili. E’ proprio in questi momenti che ci servono risposte come quelle che Lei ha saputo sempre darci con la Sua azione pastorale svolta in questi anni, con la Sua vicinanza al mondo del lavoro, alle famiglie e alle persone più fragili, risposte che sono sempre state per noi esempio di vita. Vogliamo cogliere l’occasione di questa giornata insieme, per ringraziarLa e per dirLe ancora una volta che auspicheremmo continuare nella nostra missione con la Sua guida e la Sua vicinanza; vorremmo riuscire ad orientare il nostro operato verso le cose fondamentali ed essenziali e non perdere mai la rotta che ci siamo sempre prefissati, anzi, come Lei ci ha insegnato, vorremmo far in modo che le parole solidarietà e fratellanza possano poggiare costantemente su azioni concrete. Eminenza, certamente Lei ricorderà le famose parole di Paolo VI: «L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni», ebbene oggi il problema che incontriamo è che trovare autentici testimoni è sempre più difficile. Il testimone non si limita a predicare, ma vive ciò che predica, anzi, più che predicare, vive; più che parlare, fa; e proprio così, con il suo esempio, insegna. Lei per noi è sempre stato tutto questo e tutt’ora è un nostro testimone, ed è un onore averla incontrata sulla nostra strada. Invocando la benedizione di Vostra Eminenza, la preghiamo di accogliere i nostri più cari auguri per il Suo servizio Pastorale che continuerà a donare alla comunità .”
In rappresentanza del Consiglio di Presidenza UNCI Il Cav. Alessandro Epis ( Amministratore Generale e membro Ufficio Presidenza Nazionale UNCI ) , Don Luciano Premoli ( assistente spirituale della Sezione e ns socio Onorario ) , l’ Ing. Carlo Borghetti (Vice Presidente Ufficio Presidenza del Consiglio Regionale Lombardia nonché Componente III Commissione Permanente Sanità e Politiche Sociali ) , il Cav. Marco Ballarini ( Sindaco Città di Corbetta e nostro Socio ) che, ricordo ci ha onorati dell’ intitolazione di un Parco Pubblico in Corbetta ai Cavalieri della Repubblica Italiana con una cerimonia prestigiosa avvenuta il 12 ottobre 2019 , l’Uff. Carmen Colombo Galli ( Presidente Castoro Sport Onlus Special Olympics e Vice Presidente Lyons Club S Vittore Olona ), il Dr. Roberto Salvini ( Presidente Canale Europa Tv) e la sua collaboratrice Balduzzi Simona. Sono poi intervenute le maggiori autorità presenti che hanno sottolineato l’importanza dell’aiuto caritatevole e l’importanza delle Associazioni di volontariato come la nostra che sono capaci di ascoltare i fabbisogni del nostro territorio. Tutti hanno reso onore alla iniziativa dell’UNCI all’insegna dei motti “ i volontari sono persone che non presentano mai il conto “ e “ Cavaliere della Repubblica non è un titolo ma uno stile di vita “ evidenziando come siano ormai ben 28 le iniziative di solidarietà e di servizio alla comunità che abbiamo concluso in questi ultimi otto anni di attività rivolta al sociale. Ha ringraziato il Direttore della Cascina Gabrina sig. Fulvio Paparatti e la sua Segretaria sig.ina Giulia per la disponibilità alla location offerta per la cerimonia e per la grande collaborazione fornita . La Cascina Gabrina è un immobile storico sottoposto all’interesse dei Beni Culturali. E’ sita nell’oasi WWF di Vanzago che appartiene ad un sistema di aree protette che il WWF ha creato in tutta Italia, con l’obbiettivo di conservare ecosistemi rari, aree di eccezionale valore naturalistico e habitat per animali in via di estinzione. Qui ogni albero, prato o stagno funge da dimora sicura per uccelli, mammiferi o invertebrati e lo fa grazie all’intervento quotidiano degli uomini e delle donne del WWF, che con amore e dedizione diffondono la cultura della natura e l’amore per essa a grandi e piccini. Simbolo di una cultura agricola forte e radicata nelle campagne lombarde. Ha poi proseguito ringraziando con stima tutti i soci Consiglieri della Sezione che hanno curato l’aspetto organizzativo dell’evento : Il Vice Presidente Rag. Luigi Giudici , il Segretario Prov. Sezione Comm. Natale Casati , la Responsabile Donne della Sezione Rag. Tina Mastropietro, i Consiglieri Cav. Fabrizio Dr Borsani ,Cav. Salvatore D’Arezzo, Cav. Salvatore Di Muro, Cav. Angelo Mocchetti, Avv. Giuseppe Bellini, Cav. Francesco Cappato, Cav. Giancarlo Del Signore e il Sig. Giuseppe Santoro- Un saluto doveroso e particolare è stato rivolto ai soci e non che condividono e ci sostengono nella realizzazione dei progetti filantropici ed etici : il sig. Franco Venanzi titolare della Venazieffe srl azienda leader nella gestione dei rifiuti con una sede funzionale a Parabiago , il Sig. Giorgio Rancilio fondatore del Progetto “ Antonietto Rancilio Fund for Action” in memoria del padre socio fondatore della Officine Meccaniche Roberto Rancilio, la famiglia Francesco e Federico Cappato titolari della Sim srl , il Cav. Aldo Cozzi titolare di azienda macchine per pastifici dal 1973 con i figli Fabio e Mirko, il Comm. Bergamaschi Franco fondatore dell’Erbolario colosso ed eccellenza italiana della cosmetica naturale del Lodigiano, premiato con il prestigioso riconoscimento “ le fonti awards “ nell’ambito della sostenibilità ambientale, e promotore di molti progetti di solidarietà. Ha ringraziato la buona stampa del nostro territorio che da anni parla di noi e testimonia il fare dei Cavalieri Unci Milano : la dr.ssa Serena Agostani ( Capo Redazione di Settegiorni ) , il Dr. Enzo Mari ( Direttore di Sempione News ), Marco Tajè ( Direttore Legnano News ) . Dopo aver espresso la sincera gratitudine a tutti i convenuti la Responsabile Donne Tina Mastropietro ha letto la storia del destinatario Premio Bontà 2021 con il video che scorreva nella sala congressuale ( la Cerimonia era ripresa in diretta televisiva da Canale Europa Tv ) : un premio significativo alla Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi , a testimonianza dell’interessamento che i Cavalieri d’Italia continuano a portare nei confronti di Associazioni, Istituzioni varie, e persone che si qualificano nell’aiutare, nel dare assistenza alla società più debole e bisognosa d’aiuto. Exodus una fondazione di grande impatto sociale nel nostro territorio milanese con un percorso di valori come la fratellanza, la solidarietà, e il sentimento grande dell’Amore . La premiazione a Don Antonio Mazzi è stata molto toccante e nello stesso tempo entusiasmante tenuto conto della brillantezza dialogica dell’interlocutore che ha dato una testimonianza dei valori dell’Amore e della Speranza.Il Cav. Lucio Tabini a seguire nel raccontare aneddoti particolari della vita di don Antonio ha ancora ringraziato l’Assemblea chiudendo con una citazione del grande filosofo e scrittore russo Lev Tolstoj :“ Non c’è grandezza là dove non c’è semplicità, bontà e giustizia “ La cerimonia ha proseguito con la chiamata dei Soci che hanno dimostrato in tutti questi anni fedeltà per 20 e 15 anni : Uff. Bruno Bardelli, Cav. Giancarlo Pessoni, Cav. Mafalda Toncelli, Cav. Giuliano Buratti,Comm. Natale Casati, Cav. Aldo Cozzi, sig. Mirko Cozzi, sig. Fabio Cozzi, Cav. Giancarlo Delsignore,Cav. Adriano Gattoni, Cav. Gilberto Raffanini, Cav. Iginio Soncini. A seguire sono stati chiamati i nuovi Soci della Sezione e i nuovi insigniti O.M.R.I. : Uff. Carmen Colombo Galli, Uff. Carlo Meda, Cav. Marco Letta , Cav. Mario Pesare, Cav. Mario Simonelli, Cav. Piero Viani.
Alle 12,30 la Cerimonia si è conclusa con l’Inno dei Cavalieri e con la lettura da parte dell’ Uff. Carmen Colombo Galli della poesia della nostra poetessa Rossella De Cicco “ Glorioso Cavaliere “ e con scroscianti applausi. L’organizzazione della giornata si è poi protratta nei giardini all’aperto della Cascina Gabrina dove sono avvenute le foto di rito e si è svolto il pranzo conviviale con tutte le manifestazioni di apprezzamento per la buona riuscita della manifestazione.
La cerimonia ha avuto luogo presso la CASCINA GABRINA
Via Cascina Gabrina 1 Località Mantegazza-Mi
Un breve excursus su questa Cascina : classificata come immobile storico e sottoposto all’interesse dei Beni Culturali, Cascina Gabrina dimostra ancora oggi il suo valore e la sua importanza.E’ sita nell’oasi WWF di Vanzago che appartiene ad un sistema di aree protette che il WWF ha creato in tutta Italia, con l’obbiettivo di conservare ecosistemi rari, aree di eccezionale valore naturalistico e habitat per animali in via di estinzione. Cascina Gabrina si trova al centro di una di queste oasi: le attività e gli eventi promossi dal WWF a cui partecipa hanno l’obbiettivo di tutelare tutta questa zona, una vera e propria oasi nel deserto, dove la natura selvatica trova ancora spazio, nonostante la sua vicinanza alla metropoli di Milano. Qui ogni albero, prato o stagno funge da dimora sicura per uccelli, mammiferi o invertebrati e lo fa grazie all’intervento quotidiano degli uomini e delle donne del WWF, che con amore e dedizione diffondono la cultura della natura e l’amore per essa a grandi e piccini. Simbolo di una cultura agricola forte e radicata nelle campagne lombarde
premiazione del Dr Paparatti Fulvio ( Direttore della Cascina Gabrina ) 

ore 11,30 – consegna del PREMIO BONTA UNCI SEZIONE PROVINCIALE MILANO 14a Edizione
nella sala Congressuale della Cascina Gabrina
Il Presidente Cav. Lucio Tabini riceve Comm. Don Mazzi Antonio
anche il Vice Presidente Rag.Luigi Giudici fa gli onori di casa
Il Presidente della Sezione Cav.Lucio Tabini presenta così il destinatario del Premio Bontà 2021 :
È LA FONDAZIONE EXODUS MILANO a ricevere questo riconoscimento che vede da decenni in prima linea Don Antonio Mazzi fondatore della rete delle Comunità Exodus accanto ai “ suoi ragazzi “ – nonostante i suoi 92 anni molto ben portati ( anch’esso appartenente alla famiglia dei CAVALIERI in quanto insignito a Commendatore all’Ordine Onore e Merito della Rep Italiana ) Un impegno sociale che non ha eguali e che non è passato inosservato all’ Unci Sezione Provinciale Milano : con tutti voi oggi vogliamo festeggiare la 14° edizione del PREMIO alla BONTA’ accompagnando questa meritevole ASSOCIAZIONE che la nostra Resp. Donne Unci presenterà, mostrando loro il volto della solidarietà, dell’amicizia, del rispetto, della gioa che lascia nel cuore ogni buon gesto. Desidero esprimere tutta la mia stima a ogni singolo individuo che ha permesso questo meraviglioso evento e che , consapevole o assolutamente ignaro, gli ha dato valore attraverso la propria umanità. Grazie per averci accompagnato! Concludo con una frase significativa del 28° Presidente degli Stati Uniti Thomas Woodrow Wilson : “ UN UOMO INCAPACE DI AVERE VISIONI , NON REALIZZERA’ MAI UNA GRANDE SPERANZA NE COMINCERA’ MAI ALCUNA GRANDE IMPRESA “
il Comm. Don Antonio Mazzi ( un vero personaggio ..un Santo sulla terra ) come affermato dal Card. Coccopalmerio
Don Antonio Mazzi (Verona 1929) viene ordinato a Ferrara sacerdote nella Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza. Già da subito approfondisce gli studi di pedagogia e psicologia dell’età evolutiva e della disabilità frequentando corsi di specializzazione in Italia e all’estero. Negli anni ha ricevuto quatro lauree ad honorem in pedagogia. Dal 1955 al 1984 è stato responsabile di diverse iniziative di assistenza e formazione per giovani con problemi, in collaborazione con istituzioni pubbliche e università. Nel 1989 gli viene assegnata la Cascina Molino Torrette all’interno del Parco Lambro di Milano, che diventa la prima sede storica del Progetto Exodus e dove tuttora abita, partecipando così in modo diretto alle diverse attività della Fondazione. E’ giornalista professionista e autore di numerosi libri. Da sempre collabora con quotidiani e periodici locali e nazionali. Partecipa, inoltre, a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, come opinionista o con rubriche fisse, come la pillola quotidiana “Don Mazzi dà i numeri” su RTL 102.5
LA MISSIONE Exodus è un’organizzazione senza fini di lucro, che ha come obiettivo principale quello di offrire risposte pedagogiche efficaci ai gravi problemi di disagio sociale, in particolare le tossicodipendenze, e di mettere in atto tutte le azioni educative nei confronti degli adolescenti e dei giovani finalizzate alla sana maturazione degli individui. L’approccio di Exodus è decisamente di natura educativa. Inizialmente questo radicale modo di intendere gli interventi nei confronti delle persone tossicodipendenti e/o con gravi disagi sociali, aveva sottolineato le differenze con altri tipi di approcci”. “La Fondazione ha lo scopo di svolgere attività di prevenzione, assistenza, cura, formazione professionale e di reinserimento socio-lavorativo ai giovani tossicodipendenti o affetti da altre forme di disagio, ospitandoli in centri di accoglienza e cura, secondo le indicazioni ricavate dall’esperienza fatta sino ad oggi ed avvalendosi anche delle indicazioni provenienti da studi e consigli di esperti nel settore. Per il perseguimento delle proprie finalità socio-assistenziali la Fondazione potrà svolgere attività educative, formative e di aggiornamento rivolte agli insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, genitori, educatori ed animatori, e inoltre attività di promozione rivolte ad adolescenti e giovani nelle forme e modalità ritenute più idonee.” (dall’art. 5 dello Statuto della Fondazione Exodus)
LA STORIA DI UN AVAMPOSTO SOCIALE Il nome Exodus richiama direttamente l’esodo biblico. Il racconto della liberazione del popolo ebreo dalla schiavitù d’Egitto attraverso un lungo viaggio nel deserto del Sinai. L’Esodo biblico è il paradigma di tutti i cammini di liberazione. Per questo motivo non è solo un ricordo, è la strada di oggi che passo dopo passo traccia la nostra storia. È il nostro viaggio personale e di gruppo, carico dei nostri desi- deri, rimpianti, canti, fatiche, scoperte, illusioni, amicizie. È sete di terra promessa. L’esodo, oggi come allora, racconta del difficile rapporto con la legge, e di un profeta, servo fino in fondo della promessa che non vedrà avverata. Poche semplici idee, tanta pratica in movimento. Exodus è la storia di un avamposto sociale. Tutto ebbe inizio dalla prima carovana, una comunità itinerante allestita nel 1984 e messa in strada l’anno successivo, il 25 marzo 1985. Esperienza unica e straordinaria, partita da Milano con 13 ragazzi tossicodipendenti e 6 educatori. Dopo un viaggio duro, ricco e affascinante di venti tappe lungo la penisola italiana, fece ritorno sempre a Milano qualche giorno prima di Natale dello stesso anno: nove mesi per una rinascita. Fu l’evidenza concreta che un viaggio di liberazione era possibile. La scommessa, la speranza e l’avventura contenute nella prima carovana segnarono gli anni successivi. Nei suoi primi dieci anni di vita il movimento di Exodus attraversa le più drammatiche questioni sociali del nostro Paese, le dipendenze, il carcere, il terrorismo, l’AIDS, la grave emarginazione sociale. Le carovane incontrano territori e testimoni privilegiati, con grande semplicità i ragazzi e le ragazze ricompongono il senso della loro vita non solo praticando una disciplina sana ma toccando con mano e portando il loro aiuto alle sofferenze degli altri, disabili, anziani, infanzia abbandonata, con un metodo essenziale fondato sulla relazione educativa, poche regole e intenso confronto all’interno del gruppo e con l’ambiente esterno. Presto accanto alle carovane iniziano a costituirsi presenze più stabili con case in molte regioni d’Italia. Fin dai primi anni Exodus è presente nelle scuole, propone incontri e corsi per genitori, lavora con gli adolescenti negli oratori e nelle periferie. A partire dai primi anni novanta si vengono a strutturare le prime attività lavorative per offrire un’opportunità di reinserimento ai ragazzi in uscita dalle comunità. Sempre in quegli stessi anni si sperimentano i primi progetti al di fuori dei confini italiani, con le carovane europee, con la presenza nei campi profughi in Bosnia, con il progetto Romania, nell’orfanotrofio di Popesti in Moldavia, con la carovana in Patagonia. Le attività nate a partire dall’idea iniziale di Exodus proposta da don Mazzi, negli oltre 27 anni di strada fino ad oggi, si sono venute così a precisare intorno a quattro filoni tematici e ad alcune necessità trasversali. I quattro settori sono sintetizzabili in quattro parole: accoglienza, adolescenti, internazionale e lavoro. Il primo riguarda tutto il tema delle dipendenze, del disagio sociale, delle fragilità e si è nel tempo articolato in programmi residenziali, mediante comunità o case di accoglienza, in centri di ascolto in diverse città d’Italia, centri e progetti rivolti alle famiglie e ai genitori (consulenza, accompagnamento, forma- zione), progetti di prevenzione nei quartieri e nelle scuole. Il secondo mette l’attenzione sui ragazzi “normali” ponendosi il compito di rinsaldare il tessuto educativo della città attraverso Centri Giovani, progetti di animazione territoriale, corsi e iniziative sportive e musicali. Il settore internazionale nasce come servizio rivolto ai contesti di emergenza educativa in diversi paesi del sud del mondo, invita ad allargare gli orizzonti, a camminare scalzi, a costruire ponti. Infine il settore lavoro, sviluppatosi a partire dalla progressiva strutturazione dei laboratori interni alle comunità, dall’impegno quotidiano con i suoi ritmi e le sue regole, dalla necessità di tendere con responsabilità verso l’obiettivo della piena autonomia. Guida di questo cammino è stato don Mazzi, formatore verso l’interno del gruppo e testimone verso l’esterno. Fanno capo direttamente a lui perciò i due filoni trasversali della Formazione e della Comunicazione che Exodus ha sempre considerato non semplici strumenti ma contenuti, elementi essenziali della proposta educativa. Grande attenzione perciò è stata posta nel corso degli anni agli incontri formativi per educatori, così come ai corsi di formazione proposti in diversi contesti. Allo stesso modo, una particolare importanza è stata attribuita alla testimonianza e comunicazione, con l’utilizzo di tutti i mezzi a disposizione, i giornali, la televisione, la comunicazione telematica. L’idea di Exodus ha potuto attecchire e svilupparsi grazie alla collaborazione con enti pubblici e privati e grazie anche al sostegno diretto di alcuni amici: molto importante la loro presenza non solo per l’aiuto concreto negli start up di diverse iniziative, per l’apporto della loro preziosa competenza, ma anche per il legame stabile e qualificato che hanno saputo e sanno garantire con le altri componenti della nostra società. Con il crescere e il consolidarsi delle diverse esperienze si sono trovate via via forme giuridiche diverse per organizzare le risposte all’interno dei differenti settori. In questo modo accanto alla Fondazione Exodus sono nate cooperative, consorzi, associazioni.
L’ARRIVO DELLE AUTORITA’ e dei SOCI UNCI PARTECIPANTI
S.E. CARD. COCCOPALMERIO FRANCESCO
Cav. BALLARINI MARCO (Sindaco Corbetta) 
Premiazione dei giornalisti Dr Mari Enzo ( Sempione News ) e Salvini Roberto ( Presidente Canale Europa Tv )
il nostro Assistente Spirituale Don Luciano Premoli
la Responsabile DONNE UNCI SEZIONE PROVINCIALE MILANO RAG. TINA MASTROPIETRO 
PREMIAZIONI DEI NOSTRI SOCI SEZIONE PER FEDELTA’ ALL’ASSOCIAZIONE DA 20 ANNI
Uff. Bardelli Bruno Cav. Pessoni Giancarlo
PREMIAZIONI DEI NOSTRI SOCI SEZIONE PER FEDELTA’ ALLASSOCIAZIONE DA 15 ANNI
Cav, Toncelli Drssa Mafalda Cav. Buratti Giuliano Cav. Cozzi Aldo e Cozzi Fabio
Cav. Delsignore Giancarlo Cav. Gattoni Adriano Cav. Raffanini Gilberto
Cav. Soncini Iginio Comm. Casati Natale Uff. Colombo Galli Carmen
Cozzi Mirko Uff.Meda Carlo Angelo Cav. Letta Dr Marco
Cav. Pesare Mario Cav. Simonelli Mario Cav. Viani Piero
foto archivio con Don Mazzi
la cerimonia è terminata e i convenuti si ritrovano per l’aperitivo nel giardino assollato della Cascina Gabrina
e poi il piacevolissimo pranzo all’insegna della grande AMICIZIA
e finalmente la torta con un brindisi augurale pieno di emozione : VIVA UNCI SEZIONE PROVINCIALE MILANO E TUTTI I SOCI